In questa pagina: aforismi, frasi e riflessioni.
All’imbrunire sulla battigia le idee prendono la loro forma più tangibile.
Dunque se vi siete incamminati sulla battigia ed avete voglia
di lasciare la vostra impronta su questa sabbia,
potete aggiungere il vostro pensiero nei commenti,
e i vostri aforismi o le riflessioni più belle e che ben si sposano
con la brezza di questa battigia,
entreranno a far parte della battigia del naufrago!
(*) Per aggiungere il vostro pensiero, scorrere tutti i commenti fino a toccare il fondale della pagina.
198 COMMENTI
Vorrei lasciare sulla battigia questo pensiero di ringraziamento per i miei gatti, creature splendide e sensibili.
Spesso quando soffri di attacchi di panico gli altri esseri umani ti guardano come un’aliena, impietositi ti scansano con false parole. Il gatto no, lui sa esattamente quello di cui hai bisogno e ti dona infinita dolcezza senza forzature
Il gatto, la cura
Mi guardi negli occhi,
solo tu sai vedere dentro la mia anima.
Con movimenti morbidi e sinuosi
ti avvicini a me in silenzio.
Sono sdraiata ma singhiozzo,
vorrei lasciar sgorgare le lacrime
ma cerco di resistere.
Mi hanno insegnato a contare,
non ci devi pensare.
E’ facile parlare
se non sai cosa vuol dire tremare.
Sali sul mio petto,
strofini il tuo viso sul mio.
Piccoli baci ruvidi sulle mie guance.
Sono come paralizzata e tu lo sai.
Ti sdrai sul mio collo
facendo le fusa.
Cerco di rallentare il respiro
che adesso va a tempo col tuo.
Finalmente riesco a muovere le mani
e abbracciarti pelosetto angelo mio.
Ancora una volta mi hai salvata
senza giudicarmi
senza farmi sentire sbagliata.
Adesso respiro di nuovo,
i pensieri si allontanano,
mi lascio andare stremata
ad un dolce sonno
dalle tue fusa accompagnata.
Grazie
Grazie Luna per questa originale poesia! I gatti sanno leggere lì dove tanti umani guardano e passano. La sensibilità di un gatto arricchisce l’anima, scalda il cuore e apre la strada da qualsiasi blocco, scardina dal di dentro, è un dono prezioso vivere con un gatto. Non tutti capiranno, ma è meglio così 😌
Vorrei scrivere a voi, ragazze dal look perfetto di un altro pianeta, vorrei dirvi una cosa soltanto: la vita non è fatta di immagini, le immagini per quanto siano belle si dimenticano, se non sono accompagnate da emozioni, sensazioni, sentimenti.
Sì, la vita è fatta da sentimenti, e se ne sei sprovvista cara mia, perché hai speso anni a perfezionare il tuo look, senza ascoltare la bambina che piangeva dentro di te, perché voleva crescere assieme a te sperimentando quello che il mondo poteva comunicargli, allora ti porti un piccolo cadavere nel anima, e per quanto tu ti sforzi ad essere perfetta, resterai per sempre una semplice immagine come tante immagini, non significherai nulla per nessuno, quindi, rimedia, finché ne sei in tempo, se ne sei ancora in tempo.
Giorgio Giasir
15/05/2023
Eppure, se noi tutti fossimo fermi, ad ammirare la meraviglia del creato mentre il sole ci riscalda la pelle, e il vento ci accarezza, spettinandoci i capelli,
tutto continuerebbe a funzionare, forse anche meglio di prima.
GiorgioGiasir
06/02/2023
Lavori in corso. L’impresa edile fa un po’ di baccano, accanto al mio appartamento, per una ristrutturazione totale. Li vedo, gli operai. Li osservo. Tutti diversi, tutti stranieri. Scambio qualche parola, qualcuno conosce bene la nostra lingua, qualcuno no. Ma lavorano sodo, in armonia tra di loro. Balcani, Africa, Est Europa, un melting pot impossibile per diversità e mentalità, per cultura ed abitudini, per religioni e gusti. Un elemento comune però li accomuna. Tutti ascoltano la radio, lavorando. C’è musica, ora, in tutte quelle stanze polverose e senza intonaco, musica….. musica…
Che bello, penso. Ecco il filo invisibile che accomuna i popoli differenti, senza bisogno di tante parole. Quei lavoratori, pure così diversi tra loro, hanno la stessa esigenza: alleggerire quelle loro pesanti giornate ascoltando musica.
Sorrido e penso, siamo proprio tutti uguali.
Torno a casa e navigo un po’ per rilassarmi. Trovo sul web un piccolo video, un flash dei bei tempi andati, un omaggio alla natura e la sua meraviglia ineguagliabile, al suo profumo, alla sua allegria, al suo miracolo. Un uomo ha dedicato un video al mandarino. Lo descrive perfettamente, lo filma per evidenziarne la spessa buccia e lo spruzzo che emette ad ogni piccola incisione o piegamento, gli schizzi profumati…. sembra di sentirli, inebrianti e freschi, il profumo, la mia famiglia felice quando eravamo bambini e a Natale spruzzavamo quei succhi deliziosi dalle bucce piegate e ripiegate cento volte, magari sulla fiamma di una candela, per vederne gli effetti luminosi, allegri, di casa, di mandarini, di noci, di Natale. Quell’uomo ha fatto questo, nel suo piccolo video, nel suo omaggio a quel miracolo, ha aperto i ricordi, ha espresso un’emozione profonda, addirittura difficile da definire. Su Facebook si precipitano tutti a postare commenti, like, faccine e pollici, …. ma questa volta non c’è nessuno. Zero commenti. Eppure il video è già lì da qualche mese…. Che tristezza, penso che se una qualsiasi influencer avesse fotografato uno straccio per la pulizia del pavimento ci sarebbero stati centinaia di commenti.
Il mandarino non fa notizia, non si fa apprezzare nella sua vastità emozionale, non è per tutti. Ed è giusto.
Le Dottrine Tradizionali erano nascoste. Non potevano certamente essere svelate a tutti, bisognava avere uno spessore spirituale importante, oltre ad una dose massiccia di intelligenza. Così, per simboli, la Tradizione ermetica veniva capita da una piccola minoranza piano piano, con grande impegno, con dedizione, con sensibilità. E con la consapevolezza di essere tra quei “pochi” in grado di poter riconoscere la Verità. No, decisamente non siamo, non siamo, tutti uguali.
Uniti da esperienze umane, uniti da profumi, da risa, da tamburi ritmati, da lacrime, da tramonti, da mandarini freschi e succulenti, appena colti dalla pianta. Che miracolo: tutti così diversi e tutti così vicini, grazie alla madre terra.
Qualcuno ha detto che è meglio separare, classificare, dividere in silenzio, qualcuno ha detto anche di omologare tutto. Niente più speciale, supremo, eccelso o mediocre, qualcuno ha detto “piace” Qualcuno ha messo un “cuore” su dei culi tondi: Forse ha semplicemente girato la forma, e ha reso tutto uguale. Ancor peggio certe volte ha rubato le stesse emozioni. Ha rubato l’essenza dell’eccelso e l’ha messo accanto al mediocre e anche al volgare o allo spregevole : rivisitando male l’antico detto “non conta ciò che è bello ma conta ciò che piace”. La ricerca artistica così perde la sua elevatura e si riduce all’essere una ricerca economica, una ricerca commerciale, non più la ricerca della bellezza, dell’ ineffabile… L’ineffabile anche se pare così lontano dal semplice uomo, era così vicino a lui. Bastava spegnere le candele ed accendere il firmamento. Viaggiando nella galassia e nel cielo stellato tutte le notti. Creando miti e leggende, creando tragedie, incontrando Dei nel cielo, ascoltando la musica proveniente dall’infinito. L’uomo ha avuto tutto questo così vicino a se per così tanto tempo. L’ineffabile viaggio racchiuso nel profumo di un mandarino: Mi ha commosso, mi ha emozionato, mi ha fatto sorridere il cuore, sapere che l’arte arriva, anche se non più per tutti.
Grazie Fulvy
Il debito pubblico di un paese si misura dal numero di barboni che si trovano nelle sue strade.
Giorgio Giasir
12/01/2023