In questa pagina: aforismi, frasi e riflessioni.
All’imbrunire sulla battigia le idee prendono la loro forma più tangibile.
Dunque se vi siete incamminati sulla battigia ed avete voglia
di lasciare la vostra impronta su questa sabbia,
potete aggiungere il vostro pensiero nei commenti,
e i vostri aforismi o le riflessioni più belle e che ben si sposano
con la brezza di questa battigia,
entreranno a far parte della battigia del naufrago!
(*) Per aggiungere il vostro pensiero, scorrere tutti i commenti fino a toccare il fondale della pagina.
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Puoi essere ateo o credente, ma di una cosa devi essere comunque consapevole: Se le tue relazioni, le tue amicizie e i tuoi legami sono pessimi allora hai già perso tutto, a prescindere dal fatto che esista qualcosa oltre la vita o meno, perché l’eterno vive nel ricchezza dei legami, in quella bellezza che la tua esistenza può lasciare nel tuo passaggio. Fai sorridere la tua anima e se non credi nell’anima, fa sorridere le tue cellule. Fai che brillino nel tuo passaggio all’unisono con chi è felice di incontrarti, di vederti, di sorriderti. Si elegante, si educato, si profondo, si reale, si passionale, evita falsità e ipocrisie, scegli di avere nemici più che accettare cose che renderebbero brutta la tua esistenza, ragiona, crea, sorridi, entusiasmati ed entusiasma, cerca il buono. È facile soffermarsi al buio, cerca la sfumatura rosa della pietra nera! E se un giorno ti senti tiepido, arrabbiati, reagisci! Prenditela con la tua tiepidezza! Perché è così comodo vivere in una vita tiepida in cui va tutto bene, ma nulla mai darà soddisfazione. È così facile passare a cercare della falsa soddisfazione da quei quattro oggetti che ti comprerai sempre più spesso, ma se la tua anima nel passaggio non avrà regalato tanto a quelli che avrebbero voluto conoscere il tuo mondo interiore, se tu non hai nulla da regalare dentro di te, allora non resterà nulla, oltre la polvere… Dunque, sì la ricchezza di cui l’umanità ha fame! Prima che sia troppo tardi, perché il tempo della nostra vita va dedicato alle cose importanti, e non c’è nulla di più importante. Nulla di più. È tutto qui, per credenti o atei.
Giorgio Giasir
09/09/2023
La mia città possiede un posto che, dicono, è unico in Europa. Uno stabilimento balneare diviso a metà da un muro. Da una parte le femmine, dall’altra i maschi.
“Ingresso a pagamento a una località balneare popolare presso una spiaggia di ciottoli con sezioni separate per sesso”.
Voluto ai tempi dell’impero Austro Ungarico per “tutelare la decenza”, nell’800 era normale trovare strutture del genere in tutto il nord Europa. Poi, con gli anni, il “muro” è caduto dappertutto. Ma non qui. Negli anni ’80 un sondaggio ha appurato che sia le donne che gli uomini amano molto avere un luogo esclusivo dove gli esponenti dell’altro sesso non sono ammessi. Le donne amano chiaccherare ed esporre il proprio corpo in libertà, lontano dagli sguardi maschili. Gli uomini vogliono prendere il sole o giocare a carte in santa pace, senza avere tra i piedi le mogli. Così, il muro è rimasto e tutti sono rimasti soddisfatti.
Sopravviene oggi un fatto nuovo. Arrivano le donne musulmane. Vestite da capo a piedi con tessuti pesanti, entrano in acqua così, comprese le scarpe. La rivolta delle bagnanti giunge inevitabilmente anche, protestano, per un fatto igienico. I vestiti e le scarpe usati in città sono sporchi, ed entrare in acqua così non va bene. Del resto, il regolamento non lo vieta. Che si fa? Insorge la sinistra, dove le “libertà ” sono patrimonio di tutti e quindi le accusate hanno diritto di entrare in acqua come vogliono.
Rimango sorpreso da questa levata di scudi da parte di una politica che, anni fa, voleva che la donna potesse lavorare, studiare, essere stipendiata come un un uomo, vivere alla pari con l’altra metà del cielo. Insomma, essere rispettata.
Oggi invece sembra che le costrizioni, le sottomissioni, i soprusi ai quali quotidianamente le donne islamiche sono sottoposte, siano un “diritto”.
Un diritto? Vediamo.
Ad Istanbul ci sono i bagni turchi. Ovviamente, gli orari sono diversi per uomini e donne. Quando le donne possono entrare si spogliano, assieme alle altre donne, e fanno le loro toilette.
Che cosa c’è allora di diverso qui? Come mai in un posto frequentato solo da donne, queste femmine non si sono levate neppure il fazzoletto dalla testa? Perchè hanno chiesto alla Direzione se il regolamento vietava il bagno con i vestiti addosso? Divento cattivo se sospetto che qualcuno le abbia indottrinate? Sono libere di agire queste donne?
Tanti anni fa, ho visto uno splendido film intitolato “40 mq di Germania”. Raccontava la storia di marito e moglie, provenienti dalla Turchia, arrivati in Germania per lavorare. Lui lavorava, lei restava in casa ad aspettarlo. Un piccolo appartamento di 40 mq era l’unico mondo di quel povero essere umano, colpevole solo di essere nato donna. Al mattino, il marito usciva e…. chiudeva la porta a chiave. Lei rimaneva lì, sola, isolata, senza parlare con nessuno, tutto il giorno. Non sapeva il tedesco e la tv era inutile.
Quante storie come quella si possono ancora raccontare? Le vediamo tutti i giorni queste coppie: anche se siamo ad agosto con 30 gradi, lui cammina per strada in bermuda e maglietta, lei al suo fianco con pesanti vestiti scuri e scarpe chiuse. A chi dovrebbe dare uno scappellotto questa sinistra che inneggia alla “libertà”? A lui o a lei?
Io, in Iran, ci sono stato. E quelle splendide e sorridenti donne non lo vogliono, quel velo. Le ho viste in partenza all’aeroporto: scappavano tutte nei bagni per togliere le forcine e il fazzoletto dal capo, prima di salire sull’aereo. Volevano liberarsi di quella tortura, finalmente, e sentirsi uguali alle altre passeggere.
Eppure, qua c’è qualcuno che non capisce, che crede ancora che quelle donne siano libere di scegliere, di pensare, di agire.
La politica di una certa sinistra va, per solidarietà, in acqua con i vestiti. La solidarietà a chi? A quel mondo maschilista e misogino che costringe le proprie spose, madri, sorelle e figlie ad essere e sentirsi perennemente sottomesse.
Durante la guerra d’Algeria, le donne algerine avevano visto come vivevano le donne francesi. E i loro uomini avevano pure appoggiato qualche timida loro voglia di cambiare. Niente velo, si poteva studiare, anche uscire, bisognava fargliela vedere, ai Francesi, che anche gli Algerini sono in grado di essere moderni, come gli Europei. Le case avevano cambiato aspetto e, prendendo ad esempio le villette dei “piedi neri”, anche gli autoctoni avevano cominciato ad abbellirne i contorni con piccoli giardini e fiori. All’indomani dell’indipendenza, e fuori dal paese gli invasori, tornati in Francia, la prima preoccupazione degli uomini fu quella di tornare alla tradizione. Vennero accatastati chili di immondizia, copertoni, lamiere, tutto quanto poteva coprire la vista dall’esterno, bisognava nascondere le proprie donne dallo sguardo dei vicini. Tutto andava bene, ruote di camion, bidoni di latta, vecchi mobili, stoffe sbiadite, porte in disuso, ferri arrugginiti. Le donne rispedite in casa, finiti i sogni, ripristinate le regole.
Questo succede in ogni paese islamico.
Ma noi? Noi da che parte stiamo?
Una riflessione sui social per le nuove generazioni.
Per lavoro utilizzo TikTok per pubblicizzare prodotti e questo mi obbliga ad utilizzare quella piattaforma più di quanto mi piacerebbe.
Molti contenuti sono interessanti e formativi, in altri si vedono le capacità di ragazzi che mostrano le loro qualità per uscire dalla mediocrità, ma la maggior parte dei video che vedo mi rattrista e mi piacerebbe parlare con chi pubblica quel materiale o chi ancora non lo fa ma vorrebbe iniziare.
La fotografia dei ragazzi di oggi che ne appare mi lascia sempre senza parole, maschi o femmine che siano.
Si parte dai 12-14 anni dove si fanno balletti in modo più o meno provocante con vestitini succinti per attirare chissà quali attenzioni.
Si passa poi dai 15 ai 19 anni dove ci si fa più esperti e spregiudicati, si inizia a parlare velatamente di sesso e a farsi vedere seminudi senza lasciare niente all’immaginazione.
Dai 20 ai 30 è il delirio. Moltissimi ragazzi belli o meno belli che si mettono in mostra in tutti i modi possibili. Affermano esplicitamente le loro capacità a livello sessuale e spesso pubblicizzano anche il loro OF (il social molto remunerativo se usato per pubblicare contenuti espliciti).
Possibile che non si rendano conto che così buttano via gli anni più spensierati della loro vita che non torneranno più?
Nell’adolescenza dovremmo scoprire il proprio corpo piano piano, con la persona che ci fa battere il cuore. Il resto del tempo bisognerebbe passarlo con gli amici a ridere e scherzare e a cercare di capire come funziona la vita e quali sono i valori e le cose importanti.
Invece loro si lasciano abbagliare dalla voglia di essere approvati, dai complimenti, dai soldi facili, senza capire che non sarà un vestito firmato a fare la differenza tra te e un altro davanti alla persona che amerai.
Vorrei dirgli che la differenza la farà come sei dentro, quello che pensi, i tuoi valori.
Quando troverai la persona che davvero ti piacerà sarà dura spiegargli che tutti hanno già visto tutto di te, che ti sei venduto per soldi e ti vergognerai ma ormai il passato non si potrà cancellare. Non solo perché da internet niente sparisce per sempre ma anche perché sei tu ad averlo scritto dentro come un tatuaggio sotto la pelle.
L’uomo spesso va a letto con un corpo ma poi si innamora di un cervello perché quello rimane, con quello puoi davvero fare l’amore.
E ti pentirai dei tuoi errori quando sarà troppo tardi.. ma non è colpa tua ragazzino mio, non del tutto almeno.
Questa società fa passare tutto come normale quando normale non è. Apri gli occhi, i tuoi occhi grandi e pieni di speranza e apri il cervello, cresci, vivi e ama.
La vita è il dono più prezioso che hai, non sprecarla.
Custodisciti gelosamente come si fa con un tesoro perché tu vali, non buttarti via.
Mancavi, sensibile Luna, in questo bel “rifugio” creato da Giorgio per le persone pure.
Grazie.
Grazie Fulvy delle tue belle parole. Ho scoperto da poco questo rifugio dove posso essere me stessa, senza dovermi giustificare con le persone che ho intorno. È un piacere essere qui e poter condividere pensieri in libertà.
Sai che la supernova è uno dei fenomeni astronomici più effimeri? È l’equivalente di una esplosione, uno schiocco di dita.. E sai quanto dura questo schiocco? Qualche migliaio di anni. Ecco, diciamo pure che questo schiocco di dita è dello stesso ordine di grandezza della civiltà umana. Qualche decina di migliaio di anni, uno schiocco di dita per l’universo. Pensiamoci quando crediamo di essere al centro. Forse è meglio ridimensionare il ridimensionabile e invece ridare la grandezza che meritano a quelle cose fuori dal tempo e dallo spazio, come la vita, la natura, l’amore…
Giorgio Giasir
23/07/2023
Ho musica dentro.
Hanno spaccato tutti gli strumenti.
La griderò con la mia voce,
e sarò felice,
se qualcuno capirà
quel che avrei voluto suonare.
Giorgio Giasir
15/07/2023