Un campo di grano
Il sapore pieno, robusto e saziante,
intriso nel sudore di quell’ultima volta,
l’ultima lotta… Quell’ultimo respiro,
l’ultima volta che si è fatto l’amore…
Un Italia che rivive dentro un immagine
di un passato fiorito, una veste tinta di rosso,
del sangue dei partigiani morti per
la passione di un ideale,
il bianco del loro candore ed il verde del prato,
il verde albero che rinasce nutrito dai loro sogni più puri,
di un Italia unita,
un Italia migliore…
Ed il grano risuona come una cascata di sabbia dorata,
in questo tramonto estivo…
Il grano lascia il suono di un idea che corre lontano…
E sui campi l’anima è libera, vola e volteggia…
E la luce si offusca ed il rosso m’avvolge in un velo.
All’improvviso quei canti risuonano dentro il mio
cuore: Il paese c’è ancora, il paese rivive,
è l’Italia non è mai stata più vera…
Dentro il sogno di chi ancora spera
che un paese fondato sopra anime vive,
negli ideali di ragazzini caduti per creare
un sogno reale…
Non possa morire nella desolazione della tenebra.
Nell’acida corrosione del putrido prevaricare,
sottomettere e demolire , nel padroneggiare
sul nulla assoluto… Dimora dei “Neroni” del
nostro tempo…
L’Italia c’è!.
Esiste ancora nel’ colore di un cantautore,
nelle strofe di un poeta…
Perché l’Italia è la bellezza dell’essere anime
vive e vere, è l’arte in tutte le sue forme…
E non morirà fino a che l’ultimo partigiano
nell’anima, non sarà spazzato via dalla fine
dei tempi.
Grazie Guccini 🙂
Giorgio Giasir
23/01/2013